Cambridge (Massachusetts, Stati Uniti) 1819-1891.

Mostrò fin da giovane una spiccata vocazione per gli studi letterari, che coltivò assieme alla passione per la politica. Convinto antischiavista, nel 1855 fu chiamato ad occupare ad Harvard la stessa cattedra di letterature moderne che aveva frequentato da studente, allievo del Longfellow. A lui il Lowell successe, oltre che alla cattedra di Letterature moderne ad Harvard, anche alla presidenza della «Dante Society», fondata nel 1882, la quale non piccolo impulso avrebbe dato agli studi danteschi harvardiani. Tra il 1857 e il 1861 fu direttore della rivista «Atlantic Monthly» e, dal 1863 al 1872, della rivista «North American Review». Amante della cultura italiana, e della poesia di Dante in particolare, fu nel nostro paese due volte. Fu poeta, saggista, polemista e critico letterario. Tra le tante opere da lui scritte, si ricorda l’antologia di versi intitolata Poems (1844); la prima serie dei Biglow Papers (1846-48) raccolta di scritti sull’antischiavismo; le raccolte di saggi letterari Among my Books (1870-71) e My Study Windows (1871). Postumi uscirono i Latest Literary Essays and Addresses.

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